Quand’é che ci si sente vecchi? Quando tutto il mondo intorno a noi cambia e ci ritrova senza capire più nulla. Fai cose tipo iniziare le tue lamentele con la frase “i giovani di adesso…”, riguardi uno dei tuoi film preferiti di qualche anno fa e ti accorgi che la chiave di lettura è completamente diversa. Qualcuno se ne accorge perchè ha male in posti che non sapeva di avere… diciamo che in generale succede quando cambiano troppe cose.
Quando ci arrivo vi dico di più… per adesso vi dovete accontentare di questa vaga descrizione. Sentirsi vecchi, come dicono quasi tutti quelli che sono in piena età della vecchiaia, é uno stato mentale. Chiusa questa frase passiamo alla successiva. Il tempo che scorre. A volte scorre così velocemente che quasi non hai il tempo di accorgertene, un esempio? Se avete 30 anni in questi anni avete fatto parecchie telefonate con il telefono a disco color grigio-topo e avete guardato con una punta di contrarietà l’arrivo del telefono piatto e bianco con i pulsanti neri.
Avete usato un mangianastri per registrare la vostra voce premendo contemporaneamente due tasti e poi avete scoperto che la vostra voce fa schifo… e magari avete scoperto anche (come nel mio caso) che avevate usato una cassetta di vostro padre su cui era stato riversato un concerto raro dei Beatles. Adesso che ho fatto tornare la vostra mente ai dolcissimi ricordi degli anni di infanzia, coccolandovi con immagini di serenità e divertimento puro, dovete assolutamente guardare il video qua sotto.
Non c’é che dire sono proprio cattiva e vi ho rovinato la giornata.
Quando io ho visto il video ci sono rimasta così male che per un pò non ho creduto possibile che le immagini fossero vere. E invece i piccoli ragazzini della scuola elementare St-Grégoire-le-Grand avevano davvero l’espressione indecisa di chi non sa cosa ha davanti e non ne capisce l’utilizzo. Beata innocenza. Il video si chiama “Il était une fois… les technologies du passé” (C’era una volta la tecnologia del passato) ed è stato realizzato dal giornalista Jean-Christophe Laurence (per la testata online cyberpresse con sede in Quebek) che si è munito di diversi oggetti di uso comune negli anni 80 e 90 per bambini e ragazzi e li ha prestati ai piccoli studenti per testare la loro conoscenza.
È certo che questi abituati all’Ipod e a videogiochi realistici non capiscono immediatamente l’utilità del game boy e forse sono anche allibiti al pensiero che si debba usare una cartuccia grande come la loro mano per giocare al posto di un cd o un’applicazione da scaricare.
Se da bambini vi avessero detto che con oggetto elettronico, poco più spesso di un cartone da imballaggio senza fili, avreste potuto guardare i video, giocare, scrivere e disegnare gli avreste riso in faccia offesi e vi sareste chiusi nella vostra camera ad ascoltare musica con un walkman dalle cuffie spugnose e quasi del tutto inutili allo scopo! Oggi, invece, quante sono le cose che non avete cuore di buttare ma che sono completamente inutili e fuori dal tempo?
In Italia ci ha pensato il museo degli ogetti obsoleti ovvero: Oggetti obsoleti del contemporaneo, che chiede uno sforzo agli avventori del web di compilare una lista virtuale di oggetti che sono caduti in disuso perchè rimpiazzati da una migliore tecnologia o dai “nipoti più evoluti”. Non ho la più pallida idea di come si possa inserire nell’elenco lo stura-lavandino considerato che è utile, durevole, economico ed ecologico in confronto ad una poltiglia chimica in vendita al supermercato, o peggio ancora chi ha messo la spilla da balia… ma posso comprendere la presenza di un cilostile o di una lavatrice a manovella.
La riflessione è abbastanza ovvia: il buon design dura per sempre e, secondo me, occorre fare una netta distinzione tra invenzione e progetto. Un prodotto come il grammofono (puntina metallica, disco di gommalacca con solchi, molla per far girare il disco e corno per diffondere il suono) nel tempo si è trasformato nel giradischi e poi nel cd e questo è continuamente soggetto a cambiamenti dettati dall’avvento di tecnologia sempre più evoluta e da richieste del mercato, ma la vera invenzione rimane quella di poter riascoltare infinitamente un brano musicale. Allora alla fine… quali sono gli oggetti davvero obsoleti?
Per chi vuole scoprire qualcosa in più sugli oggetti contenuti nell’articolo c’è il Museo Nazionale Della Scienza e Della tecnica.
Incredibile lo sconcerto dei volti di questi ragazzini di fronte a oggetti che solo ieri erano considerati tecnologia avanzata. Faccio fatica a capire questi tempi veloci, appartengo ad altri ritmi di vita e francamente mi va anche bene cosi.Comunque fà riflettere e mi crea ansia per il futuro.