Siete tornati dalle vacanze estive? Siete contenti della pausa? Io si e vengo (ieri) da un bel giretto in due città: Parigi e Budapest. L’articolo sui clichè di qualche tempo fa mi aveva già obbligato a parlare di Parigi. Con la scusa delle vacanze e dei vari commenti positivi (…e non) che le hanno precedute eccomi di nuovo a parlare proprio di… Parigi.

Chi poteva immaginarlo?

Quel che mi rende ancora più comica è il fatto che ho soggiornato per alcuni giorni in un bell’appartamentino dall’aspetto moooooolto parigino in un quartiere da vero bohémien squattrinato. Sono un cliché vivente!

Questo é quello che sembra: romantico e ispirante, nella pratica la zona é incasinata e, come tutta Parigi, costosissima quindi niente a che vedere con lo squattrinato giovane artista dalle idee rivoluzionarie che tenta la fortuna.
Comunque una volta arrivati si deve girare la città e cercare di goderci il meglio che ci può offrire. Chiunque (e ripeto chiunque) in rete come in carne ed ossa ha un’opinione diversa su Parigi in genere molto positiva e vi suggerirà di visitare milioni di cose (tutte meravigliose) e vi dirà quanto é stupenda e romantica sia la città piu famosa del mondo… nella realtà dei fatti tutti si dimenticheranno di dirvi che:
  1. Parigi é sporca. E puzza da fare schifo.
  2. Circa l’80 % dei parigini che vi capiterà di incontrare per un motivo o l’altro vi tratterà male, con aria di malcelato disprezzo e farà di tutto per non farsi capire.
Volete farvi quattro risate a riguardo? Su Wikiquote alcune delle frasi che meglio riassumo l’ironia che bisogna possedere per visitare Parigi:
“I francesi sarebbero il popolo più felice della terra se la vanità non turbasse la loro felicità.” (Emil Cioran)
Detto questo i lati positivi si sprecano.
Cosa fare per sopravvivere al viaggio e trarre la giusta dose di romanticismo che ci si aspetta? La mia dolce metà ed io abbiamo fatto così:

Cupcake

Provare un cupcake per la prima volta é una piccola iniezione di dolcezza in formato felicità alla frutta.
Facevo la posta alla ricettate trovata su internet da parecchio, ma non avevo ancora avuto il piacere di assaggiarne uno e quindi quale posto migliore della città romantica per eccellenza?
Anche se i francesi sono esageratamente fieri dei loro macarons, i cupcake che trovate da Miss Cupcake sono accompagnati anche da un ambiente molto kawaii e, qua e là, qualche libro di ricetta persino di Martha Steward.
Provate un the del darjeeng fumé e una tisana alla menta mentre mangiate tortine all’albicocca o al cioccolato fondente da Miss Cupcake. Lo trovate qui.

Le Sacre pic nic

Se siete in vena di romanticismo armatevi di coperta, vino rosso e calici, del formaggio (rigorosamente puzzolente) e pane.
Armatevi di buona volontà e recatevi a Montmartre, salite la scalinata principale per la Basilica del Sacre Coeur alle 20.00 o giú di lí, sceglietevi un posto comodo tra le coppiette e le comitive di giovani e godetevi il panorama mozzafiato. Magari ci scappa la dichiarazione con brillocco.
La basilica della preghiera perpetua dalla quale si domina quasi tutta Parigi, da fare a gara con la tour eiffel. La differenza? Non si paga per vedere il panorama e niente coda.
Ma (c’é sempre un ma in agguato) attenzione in cima alle onnipresenti zingare che vi tormenteranno con richieste di ridicole firme per associazioni di beneficenza inesistenti.
Attenzione in fondo alla scalinata verso la Metro Anvers se concedete per sbaglio la mano ad uno dei ragazzi che fa cordone all’uscita dai cancelli, ve la ritroverete piena di cazzate che poi dovete pagare.

Gordon docet

Chi non ama gli scoppi d’ira improvvisi di Gordon Ramsey? Io si.
La sua solita sequela di improperi mi diverte da matti. Mi ricordo con precisione, qualche mese fa, di aver visto la puntata del suo reality (Cucine da Incubo) ambientata a Parigi, neanche a dirlo camminando per le viuzze del Marais in una via dal sapore mediorientale, causa felafel in fondo alla strada, capitiamo davanti al ristorantino vegetariano che ha fatto saltare i nervi del bel Ramsey.
Mi piacerebbe poter dire che ci abbiamo pranzato, ma niente. Proprio come lamentava il mega chef il posto é in una zona caratteristica ma la proprietaria non ci sapeva proprio fare con gli affari. Chiuso. Abbiamo mancato di poco una star internazionale!

iPhone case

Siete amanti della mela (ma anche no…) e avete un disperato bisogno di inguainare il vostro telefono o iPad in un case d’eccezione? Perfetto!

Nella stessa via molto piccola e molto parigina del ristorante fallimentare ecco spuntare un negozio minuscolo ma molto fornito che vende cover per tutti i gusti, dal japan kawaii (moooolto kawaii) al genere uomo d’affari per tutte le stagioni. In Rue Des Ecouffes, il numero è irrilevante visto che la via è minuscola.

Film du jour

Trovatevi una versione nella vostra lingua di “Il favoloso mondo di Amelie Poulan”, (Su you tube trovate il film a pezzi) una sera preparatevi una cenetta fredda da gustare anche a tarda serata e mangiatela a casa nel vostro buchetto da bohémien mentre guardate il film che ha fatto amare mademoiselle Poulan in tutto il mondo.

Motivo? Provate a scovare tutte le zone, panorami e buchini caratteristici che compaiono nel film e che avete visitato o in cui siete passati anche per caso. Scoprirete che la maggior parte é nel quartiere di Montmartre.

In questo caso vi sono concessi urletti di stupore con la bocca piena.

Castagne di San Giacomo

I parigini vivono la città attraverso i parchi.

Passano un sacco di tempo fuori e quando non sono a bere o mangiare in qualche brasserie, sono al parco a sonnecchiare o ascoltare musica in cuffie ultra fashion. Fatelo anche voi, ma in centro vicino all’Hotel de Ville (il municipio) dove trovate la torre di San Giacomo, bianchissima e solitaria tra i palazzoni grigiastri, in un giardino piccolo e ben curato e anche ben sorvegliato.

Approfittate della solitaria fontanella di acqua pubblica e, in questo periodo, schivate le prime castagne matte che cadono sonoramente al suolo. Poi raccoglietele e ammirate le bellissime sfumature castane.

Chi fa da se

Siete delle diyers impazzite? Avete delle crisi mistiche perché in piena epifania creativa non avete il materiale sotto il naso?

A Montmartre tra il Mc Donalds e il Centro Culturale le vie pullulano di mercerie, negozi per tappezzieri, scampoli e tessuti. Vi perderete tra le centinaia di espositori di pizzi o nastrini di tutte le misure e colori. Io sono andata alla Mercerie Saint Pierre in Rue Charles Nodier. Auguri.

Non so in che categoria mettere questo articolo. Forse Arte è il genere più azzeccato perchè ci vuole davvero un’arte per sopravvivere alle centinaia di cose da fare a Parigi.

A proposito dell'autore

Valentina

Ciao sono Valentina art director, blogger e amante del tè. Mi piace scoprire cose nuove e amo la creatività sotto tutte le forme, cerco spunti creativi e risorse per il mio lavoro e sono convinta che anche tu sei così. Mi sbaglio?

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