Carta per tutti e per tutti gli usi possibili e inimmaginabili. Perchè non le sedute? C’è da dire che non conosco ancora una paersona tanto lungimirante da aver arredato la propria sala con delle sedute di carta o derivati, figuriamoci poi un locale tipo pub che utilizzi delle sedie o sgabelli, in realtà basterebbe anche solo con qualche elemento in carta… o semplicemente qualcosa che ricordi vagamente la carta. Niente da fare per me, ma se a voi viene in mente qualcosa fatemelo sapere!

Certo mi posso benissimo immaginare che un locale pubblico debba garantire, tra le altre cose, anche la sicurezza degli avventori che magari quando si fa una certa e sono completamente avvinazzati rischiano di caracollare da una poltroncina che si è accartocciata a causa dei liquidi in circolo proprio nel locale. Mi posso aspettare che loro non acquistino le sedie come quelle che seguono, ma magari in altri ambiti magari anche pubblici in caso di emergenza si potrebbe trovare una vero e proprio business. Quindi se dovessimo decidere di arredarci casa o il locale o lo studio con la carta abbiamo almeno qualche spunto, se poi le sedute siano effettivamente comode questo io non lo so, ma se lo scopro sarete i primi a saperlo. Giuro.


Flexible love

Il nome già dice tutto e le immagini suggeriscono tutto quindi che ne parliamo a fare? Scherzo, ma alla fine c’è davvero poco da dire: carta e cartone riciclati sono gli unici materiali che compongono questo pezzo di design. Il designer è Chishen Shiu dalla Tailandia (con furore) e si è inventato un divano che potrebe ospitare ben 16 persone alla volta e allo stesso tempo scomparire dietro un’armadio o una tenda dato che diventa sottilissimo se si ripiega.

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In questo video è possibile vedere tutte le varianti, il tono divertito del pubblico mette di buon umore e fa un’ottima pubblicità al prodotto! Da vedere.


Paper Tiger

Questo è l’esempio perfetto di come si fa a fare un intera collezione di mobili tutta con la carta, insomma più ecologico di questo designer forse non ce n’è. Il designer è Anthony Dann ed è davvero orgoglioso di dichiarare che i prodotti Paper tiger sono fatti in Australia. A parte questo è il classico esempio di design studiato con intelligenza e con attenzione verso le problematiche che lo riguardano, infatti è dedicato al mondo degli stand fieristici, e delle realtà espositive che hanno una durata limitata. In fondo una volta terminato l’evento che fine fanno tutti i prodotti espositivi? Cosa funziona meglio della carta riciclata? Tavolini e sgabelli di carta piegata e rinforzata che possono essere customizzati con stampe di ogni genere, una volta terminato il loro scopo si ripiegano e si buttano. Questa idea del buttare così con leggerezza non mi fa impazzire, ma se devo scegliere tra buttare della plastica con leggerezza o della carta… la risposta è facile no? Comunque sul sito della Paper Tiger Product è possibile farsi una cultura sull’argomento.


Z-tabure

Ecco un’altro esempio di sgabello di cartone che piegazzato in vari modi ottiene un perfetto equilibrio tra il design ecologico e il vostro sedere. Dunque il designer turco di nome Erdem Selek ha pensato bene di creare uno sgabello portatile di cartone in due colori, leggero, ovviamnte ecologico e resistentissimo considerato che può sostenere una persona di 90 kg, sembra proprio una meraviglia della scienza e della tecnica anche considerato il fatto che si può usare da tutte le parti e non c’è bisogno di colle o nastri adesivi di qualsiasi genere. Per vedere il suo progetto si va sul suo sito.


Yksi chair

Io e la Finlandia abbiamo già un contenzioso aperto, ma in questo caso è positivo poichè Antti Pulli insieme ad Alexander Brink ci da delle belle soddisfazioni. Il progetto è una sedia che si presenta come un unico foglio alto 16 mm tagliato con il laser e una volta piegato non ci sono pezzi di scarto. Certo è che mi sembra un pò complicata la procedura di piegatura e di sicuro richiede più che qualche minuto. Per avere informazioni sul prodotto si manda una mail al diretto interessato qui.



Kraft Paper Softseating

Mi piacciono tantissimo e ne voglio una lunghissima serie da mettere giù al circolo. Il progetto sfrutta l’idea della struttura a nido d’ape che ovviamente rende la seduta davvero resistente, come se non bastasse la carta viene trattata per risultare ignifuga che non è cosa da poco. I designer sono Stephanie Forsythe e Todd MacAllen che in realtà sono due architetti che hanno condotto studi approfonditissimi sul concetto di flessibilità e organizzazione degli spazi e utilizzano materiali riciclabili al 100%. L’idea somiglia un pò a quella sviluppata con Flexible love con la differenza che le forme possibile sono diverse e nel caso del fanning stool c’è la possibilità di rendere virtualmente infinita la lunghezza della seduta grazie a dei pannelli magnetici opportunamente posizionati ai lati.

Siccome la Molo design ci ha preso gusto è passata anche a produrre dei veri e propri muri di carta, anche questi con struttura a nido d’ape, modulari e con l’aggiunta di feltro e velcro. Se si vuole acquistare uno dei tantissimi prodotti si va sul sito della Molo.

A proposito dell'autore

Valentina

Ciao sono Valentina art director, blogger e amante del tè. Mi piace scoprire cose nuove e amo la creatività sotto tutte le forme, cerco spunti creativi e risorse per il mio lavoro e sono convinta che anche tu sei così. Mi sbaglio?

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