Qualche tempo fa ho scritto un articolo riguardo i “formati sperimentali per la grafica”, l’ho scritto perchè ho (ri)trovato diverse forme interessanti di comunicazione che spesso non capitano tra le mani con facilità. Questo post ha lo scopo di farti vedere forme di comunicazione stampata davvero originale e ispirarti per i tuoi prossimi lavori.
Ok, mi spiego meglio e ti faccio un esempio semplice e chiaro: durante eventi di richiamo internazionale, come ad esempio il Salone del Mobile, collezionare materiale promozionale è una vera leccornia per un grafico o appassionato di comunicazione e creatività.
Per ogni brand che si visita vengono generosamente distribuiti materiali promozionali che pubblicizzano il prodotto di punta dell’azienda, negli anni passati si tornava a casa “carichi come muli” di cartelle e gadget vari.
Negli ultimi anni molte aziende hanno deciso di modificare il proprio atteggiamento e attenersi al minimal, il risultato è che il peso della promozione si è decisamente ridotto in favore di codici Qr, press kit che rimandano a link protetti e biglietti da visita, in alcuni casi, quasi criptici.
Funzionano queste strategie?
Si, se parliamo di salute (niente più schiena dolorante). No se parliamo di impatto visivo.
Un prodotto stampato che piace, indipendentemente dalla dimensione, si tiene per tanto tempo. Si fa vedere ai colleghi, si condivide sui social e si tiene sempre a portata di mano sulla scrivania e in alcuni casi (se parliamo di packaging) lo si riutilizza per altri scopi.
Avere per le mani un bel prodotto è una goduria per gli occhi e stuzzica la creatività.
O almeno, questo è quello che succede a me. Il risultato è che il brand di turno rimane sempre sotto i miei occhi, mi ricordo l’esperienza per molto tempo e può capitare che lo prenda ad esempio per un progetto futuro.
In questo senso nasce la mia idea di “formati sperimentali“. Questi sono prodotti di stampa che hanno caratteristiche estetiche o funzionali che li fanno ricordare nel tempo. Offrono esempio utile di come ottenere un buon risultato che soddisfi i requisiti di utilità (assolvere la sua missione di comunicazione del messaggio) e di estetica piacevole.
Per farti un’idea di quello che intendo leggi l’articolo precedente e guarda altri progetti interessanti da cui prendere ispirazione per il tuo prossimo progetto
+ 20 Esempi di formati sperimentali per la grafica.
Museum – A House for Learning by Péter György
La redazione di MúzeumCafé, ha lanciato nel 2013 una serie di volumi sui professionisti museali, personale accademico e ricercatori. Questo progetto di 408 pagine è molto interessante per la tecnica di legatoria e la copertina in cartone.
Festiwal Ars Cameralis 2013 by Marta Gawin
Questo progetto comprende brochure, poster e cartelloni pubblicitari, ma io ho trovato molto interessante la composizione della brochure, che sfrutta il cartone rigido a forma di “Z” come copertina ottenendo due pubblicazioni separate in un solo volume.
You are my kaleidoscope by Serene Ng
Progetto molto intelligente perchè sia il cerchio al centro delle pagine sia gli intrecci dei fili colorati ricordano il movimento imprevedibile del caleidoscopio.
Geir Strandenæs Larsen – nord.lys by Daniel Brokstad
Geir Strandenæs Larsen è un musicista norvegese la cui musica si ispira al paesaggio e alla natura del suo paese. Il progetto è studiato con molta intelligenza perchè il cd non stampato riflette la luce rappresentando “Nordlys” ovvero le suggestive luci delle notti del nord.
Un caso interessante in cui “less is more”.
Antidote Rebranding by Nicolas Ménard
Quante volte hai visto un software con un simile packaging? Questo progetto studentesco è un ottimo esempio di formato sperimentale creato osservando quello che propone il mercato. Il packaging è molto semplice e intuitivo e riduce al minimo l’utilizzo di materiale non utile. Eco frindly / user friendly.
Wedding Invitation by Chase Kettl
Da qualche anno gli inviti a cerimonie matrimoniali sono diventati dei veri e propri formati sperimentali con cui sbizzarrirsi non solo nel testo ma anche nella forma e nell’utilizzo di materiali poco convenzionali.
Questi esempio mi piace molto perchè osa sperimentando con la tipografia e con il legno.
A Sunny day on a Cloudy day by Axlif
Mixare diversi materiali può essere la risposta giusta quando si vuole creare un prodotto memorabile e allo stesso tempo classico e senza tempo.
Three Over One by MAUD
Osare e unire l’impensabile: quello che amo veramente di questa pubblicazione minimal è la tecnica di legatoria relativamente semplice che unisce pagine di diversi formati.
Antalis Calenclock by Blow
La doppia funzione vince sempre. Un calendario e un orologio in un’unica confezione, unire due funzioni utili e basilari in un solo oggetto è geniale nonostante la semplicità.
Dimmi sinceramente tu non useresti questo prodotto sulla tua scrivania?
Honey project by Stefanie Golla
Le api sono le protagoniste di questo progetto studentesco. Il modo migliore per unire il soggetto della ricerca e la conoscenza del tema è creare una forma di comunicazione che si posizioni elegantemente tra le due. Non passa inosservato.
Le 7 riviste che compongono la ricerca sono “rilegate” con una chiusura in legno e riposte un’arnia proprio come le case delle api.
Allora, non trovi che questi esempi siano interessanti dal punto di vista progettuale?
Sono molti i grafici che scelgono di progettare materiali promozionali che “lasciano il segno” e che sicuramente non passano inosservati.
E tu? Cosa ne pensi?
Anche tu sceglierai per il tuo prossimo progetto un modo creativo e originale per colpire i tuoi clienti? Fammi sapere con un commento qua sotto e racconta la tua esperienza.
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