Ho scoperto il fotografo francese Édouard Boubat grazie ad un post dedicato al Giappone, so che sembra strano dirlo ma il post dedicato alla primavera giapponese mi ha fatto scoprire molto di più di quello che sembra. Edouard Boubat è colui che ritrasse la semplice vita quotidiana delle persone.
Édouard Boubat nacque a Parigi nel 1923 e morì nel 1999. Fu un fotografo e giornalista francese noto per la sua attività di fotoreporter durante il secondo dopoguerra.
Questa incredibile produzione gli fruttò diversi riconoscimenti come il Premio Kodak nel 1947, la medaglia David Octavius Hill nel 1971 e il Grand Prix National de la Photographie a Parigi nel 1984.
La guerra ha un ruolo fondamentale nella sua produzione: la tragedia della sopravvivenza nel dopoguerra, la sofferenza dell’uomo, anche la ricostruzione di quello che era andato distrutto contribuirono a formare la sua filosofia di profondo amore e rispetto per la vita.
Boubat è un vero e proprio “corrispondente di pace“, come disse il poeta Jacques Prévert, che ama celebrare la gioia della vita e il lato poetico di essa. I soggetti di Boubat sono le persone comuni, i bambini, le famiglie e quelli che incontra nei suoi viaggi in tutto il mondo. Dall’India alla Francia, dall’America del profondo sud al Portogallo coglie aspetti universali in tutti i volti che incontra.
La vita quotidiana secondo Édouard Boubat
Nel 1946 scatta una delle sue foto più famose: La petite fille aux feuilles mortes (La bambina con le foglie morte) che ritrae una piccola bambina di spalle che “indossa” foglie morte raccolte al parco pubblico. La foto è davvero il manifesto della malinconia e della tristezza nonostante non si intraveda nessuna espressione del viso che possa suscitare tali emozioni.
Parc de Sceaux, Cerisiers Japonais del 1983 è per contro la foto che immortala la gioia pura. Una giovane dagli evidenti tratti asiatici gioca tra gli alberi di ciliegio con i petali caduti. L’espressione è gioiosa ma anche sollevata, quasi una gioia disperata, forse per l’arrivo della primavera o forse per la concitazione del gioco infantile.
Ho trovato molto difficile scegliere alcune foto da inserire nel post. Sono tutte bellissime nella loro semplicità e quotidianità.
Scopri il sito dedicato al fotografo Édouard Boubat e i ricordi speciali del figlio Bernard Boubat.
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