Corinne Geertsen appartiene un pò a quella categoria di artisti che usa il collage per rappresentare un immaginario fuori dal comune, quel genere di mondo profondamente magico e con una immediata scintilla surreale.
Come diversi altri artisti noti, e già raccontati in questo blog come Christian Schloe e Catrin Welz-Stein, anche Corinne Geertsen è solita utilizzare immagini e illustrazioni vintage, appartenenti ad altri tempi, ricomponendole per dare un nuovo senso e una nuova chiave di lettura ai suoi lavori.
L’arte digitale ovviamente per definizione richiede l’utilizzo di mezzi digitali per il fotoritocco, infatti le immagini vengono assemblate e ricomposte tramite l’utilizzo di programmi noti ai più, ritagliate, colorate e modificate fino ad ottenere il risultato sperato dall’artista.
In un certo senso queste illustrazioni sono molto simile alle opere d’arte classiche sia per lo studio del messaggio e della composizione che per la ricerca che c’è dietro ogniuna di esse. Quello che si vede guardando le opere della Geertsen non è solo il messaggio o la sensazione o i risvolti psicologici inaspettati che vuole trasmettere l’artista, ma anche le tante ore di sapiente ricerca dell’immagini libere da copyright da poter utilizzare.
Infatti per stessa ammissione dell’artista usare il collage come mezzo di espressione significa possedere un archivio personale di immagini sterminato, per la Geertsen si tratta di ben 25,000 immagini da mixare e manipolare secondo necessità.
L’elemento comune delle opere dell’artista americana è la natura, in particolare gli animali. Non è difficile trovare nel suo archivio bambini accompagnati da animali o dame che siedono in compagnia di pericolosi felini. Come mai? Una delle passioni dell’artista americana è visitare lo zoo e fotografare gli animali che poi inserisce nelle sue opere mixando fotografie e soggetti del 19° e 20° secolo con la modernità.
“It’s all about remix”
Visiate il sito di Corinne Geertsen per vedere i suoi lavori.
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