Non conoscevo le sue opere finchè non mi sono imbattutta in una splendida ragazza avvolta in una coperta che gradatamente svanisce, mentre guarda verso l’alto.
Cerco di capire chi sia l’autore e finalmente mi imbatto in un sito che cita il suo nome: István Sándorfi pittore di origine ungherese trasferito con la famiglia in giovane età prima in Germania e poi a in Francia a Parigi dove frequentò École nationale supérieure des Beaux-Arts.
Nato nel 1948 e morto nel 2007 appartiene alla corrente iperrealista ungherese.
“I never had the impression that I really knew how to paint, not in the past, not now. If you paint, you are simply never satisfied.” ~ István Sándorfi
Già a 17 anni imparò la pittura come autodidatta e ottenne la sua prima mostra personale, ma lo scarso successo di pubblico lo obbligò a frequentare canali più tradizionali e laurearsi presso accademie prestigiose.
Nel tempo lavorò come ritrattista su commissione e come illustratore pubblicitario fino al ’73 anno della sua più importante mostra internazionale.
L’iperrealismo, come suggerisce il nome, è una tecnica pittorica che tende a riprodurre le immagini fotografiche in modo più fedele possibile.
L’opera viene prima studiata come un set fotografico poi riprodotta come fotografia, ingrandita, e poi ridisegnata con un’attenzione più che maniacale ai piccoli dettagli (luce, imperfezioni del soggetto).
L’artista István Sándorfi si pone a cavallo tra iperrealismo e surrealismo poichè crea dipinti iperrealistici “non finiti”, i suoi modelli scompaiono nelle pieghe dei teli in cui sonno avvolti, o nelle colate di pittura. Il risultato è che i soggetti risultano imperfetti, non finiti, e somigliano più a presenze eteree, fantasmi sognanti in uno spazio ben definito come scenografie teatrali.
Molto belle le recensioni, complimenti!!!
Grazie!
Scoperto questo artista da pochi minuti… che bravura.