Che ti piaccia o meno tutte le ragazze che conosci sono venute su a pane e principesse Disney. É un dato di fatto assodato che la tua migliore amica o la tua fidanzata ha un personaggio preferito appartenete all’immaginario Disney, anche se oggi che è ben lontana dall’essere considerata una ragazzina.
Ok, ma perchè parliamo di principesse? Lo scoprirai subito leggendo il post.
La mia preferita é sempre stata Aurora alias la Bella Addormentata nel Bosco, ma diciamocelo in fondo si tratta di una bionda fotomodella segregata in una capanna monolocale che passa le sue giornate a parlare con gli uccelli. Per non parlare delle sue anziane badanti che dopo 16 anni ancora non hanno imparato a fare una torta senza l’ausilio di una bacchetta magica.
Quindi per non farmi mancare la varietà dello scibile umano, anni fa mi innamorai follemente della Sirenetta: un’adolescente con evidenti problemi di personalità multipla e una tinta da paura, che si innamora del principe più brutto che la mente Disney potesse partorire.
Il motivo di questo articolo, visto che lo stavi chiedendo prima è che le principesse Disney sono un terreno molto esplorato da illustratori e anche fan artist di tutto il mondo.
Non solo, se passi per un negozio che vende giocattoli non puoi non imbatterti nella serie di bambole e accessori vari che la Disney ha rilanciato con grande successo per le più piccole e dispendio mostruoso per le madri.
Qualche tempo fa su Pinterest e in numerosi blog spopolavano le immagini di un’illustratrice californiana di Los Angeles di nome Claire Hummel in arte Shoomlah. Si tratta infatti una bella collezione di illustrazioni storicamente rivisitate delle principesse che più amano le ragazze e bambine (… e le vegliarde) di tutto il mondo.
Ok, ma cosa vuol dire storicamente accurate?
Claire Hummel, come descrive nel suo sito personale, è un’esperta e appassionata di costume e nel suo lavoro di illustratrice (attualmente per la Microsoft Game Studios Publishing), ha fatto un’operazione interessante di rivisitazione storica dei costumi indossati dalle nostre eroine. Il risultato è una bella lista di discrepanze tra il suo lavoro e gli originali targati Disney.
Sembrerebbe che intorno alla questione degli abiti si sia svolto un vero e proprio dibattito su Deviantart la famosissima, e molto amata, piattaforma on line dove diversi artisti pubblicano le loro creazioni ed eventualmente si fanno coprire di allori o insulti dagli altri iscritti.
Il pomo della discordia ha la forma dell’abito azzurro della principessa Jasmine (Aladdin), dalle forme troppo poco arabe e più indiane. Passando anche per qualche utente sul web che utilizza parole poco gentili le polemiche fioccano per ogni cretinata possibile: dal fatto che il costume non è arabo al fatto che Mulan non è una vera principessa.
Tutte queste discussioni distolgono l’attenzione dal fatto che l’intero progetto, in fase di aggiornamento continuo, è una forma di divertimento e allenamento per l’illustratrice americana. Senza dimenticare il fatto più importante: i diversi dei personaggi, scelti come eroine per le storie disney, non sono corrispondenti ai veri personaggi storici.
Un esempio per tutti?
Pocahontas (altrimenti detta la “piccola svergognata”) aveva tra i 10 ed i 12 anni quando gli inglesi si insediarono in Virgina… a me pare più una florida ventenne nel film.
Comunque io ho trovato divertente la rivisitazione anche se è possibile che in alcuni casi fossero poco accurati e più romanzati. Trovo interessante anche i video realizzati dalla stessa autrice sul suo processo creativo, in un certo senso, con molta attenzione è possibile ricavarne un metodo, un pò come per gli autori dei video citati qui.
Polemiche a parte resta il talento di Claire Hummel, che non è cosa da poco e il mio consiglio è di farti un giro sui suoi canali per guardare tutti i suoi lavori. Il sito dell’artista: shoomlah.com, l’account deviantart, la polemica sugli abiti e la storia di Pocahontas.
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