Ammetto le mie colpe e mi cospargo il capo di cenere visto e considerato che è parecchio tempo che non scrivo in post dedicato all’illustrazione fashion. Però mi faccio perdonare tornando con il botto proponendovi uno degli artisti che più rappresentativo del genere, si tratta di Renè Gruau il celebre artista di origine italiana scomparso nel 2004 a Roma. Il suo talento nel campo dell’illustrazione gli ha fruttato innumerevoli collaborazioni con diverse testate di settore che almeno una volta nella vita ogni donna ha sfogliato come: Marie-Claire, Elle, Vogue, Harper’s Bazaar e molte altre, per non parlare delle collaborazioni con diverse case di moda. Lo stile di Gruau, al secolo Renato Zavagli Ricciardelli, è deciso per le linee che definiscono la forma e riconosciuto in tutto il mondo perchè bandiera dell’eleganza e della raffinatezza.
Gruau si trasferì in giovane età a Parigi a causa della separazione dei suoi genitori. Mi colpisce il fatto che già a 14 anni iniziò la sua carriera come illustratore, per mantenere se stesso e la madre, a 20 anni già collaborava per diverse riviste di moda e lavorava come cartellonista per la pubblicità. La sua carriera ebbe una decisa svolta quando conobbe e divenne buon amico di Christian Dior e lavorò per lui traducendo in segno deciso su carta l’idea di moda del celebre stilista. In effetti il lavoro di Gruau è particolarmente importante perchè si colloca a cavallo tra l’arte dell’illustrazione contemporanea e la pubblicità. La silouette della donna, così femminile e definita contratto nero è il suo marchio di fabbrica, insieme all’audace combinazione di colori forti come il rosso e il giallo. Il risultato è che qualsiasi illustrazione di Gruau è sempre attuale, senza tempo, lo dimostra il fatto che negli anni 80 quando la macchina fotografica era una protagonista indiscussa del mondo della moda, Gruau era ancora attivo e lavorava ancora tra gli altri anche per l’amico Dior.
Nel 1949 in occasione del lancio della fragranza Diorama, composta da Edmond Roudnitska, l’immagine pubblicitaria fu affidata proprio a Gruau che tradusse la dolcezza delle spezie e del bergamotto in un elegantissimo cigno dal collo ricurvo e affusolato, incorniciato da un filare di perle e fiocco nero. L’immagine ha fatto il giro del mondo ed è apprezzata e presa ad esempio come immagine emblema dello stile deciso, ma allo stesso tempo sinuoso e delicato, dell’artista italiano. Anche la sua firma la G con la stella sono riconoscibili per lo stile sintetico, incolonnate in verticale quasi come le firme degli artisti giapponesi a cui spesso si era ispirato per i cartelloni pubblicitari.
Per avere maggiori informazioni potete visitare la pagina Wikipedia sull’artista.
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