Non posso fare a meno di pensare al cartone come materiale pieno di spunti per la sperimentazione, non c’é verso… comunque neanche volendo mi é possibile levarmi dalla mente il cartone ondulato, anche perché ancora ci vivo in mezzo. Tutto questo cartone resistente tra i piedi in ogni angolo remoto della casa mi fa venire voglia di farlo a pezzi ma non per buttarlo diligentemente nel bidone della carta, ma per inventarmi qualcosa che sia utile e allo stesso tempo che soddisfi la mia creatività un pò sopita (causa lavoro noioso).
Non ho ancora avuto la possibilità di testare personalmente lafunzionalità dei mobili in cartone ma volendo quando smonto tutti i pacchi e recupero le mie cosette posso provarci, visto che hanno resistito all’impeto dei nerboruti traslocatori o, peggio ancora, alla mia pazzia furente e incontrollata.
Ok, allora cosa si potrebbe provare a fare solo con del cartone da imballaggio? Forse un pò poco, ma tenendo questo materiale come punto di riferimento potrebbero venire fuori diversi progetti interessanti che hanno a che vedere con il tema del riciclo e della cura dell’ambiente. Volendo si potrebbe prendere da esempio il signor Hiyama, che ci ha già ispirato in questo articolo, ma nel caso non ci interessi fare giocattoli per bambini e ci interessasse solo l’arredamento possiamo comunque prendere ispirazione e darci da fare.
Cardboard pendulum
L’idea é della designer inglese Amy Lavisons. Questa progettista si é reinventata la classica pendola british della nonna, quella che richiama all’ora del the in tazze a fiorellini, quella che per noi é il pesante cucù con le pigne in pratica ghisa che se ti cadono su un piede ti mandano al pronto soccorso.
In questo caso specifico il progetto coinvolge una scatola con le chiusure come quelle da imballaggio con le linguette pretagliate al laser, la grafica per la versione basic é minimal e stampata direttamente sul cartone. Quando lo ordinate sul sito della Levinson vi arriva a casa un pacco ultra sottile con solo cartone e il meccanismo dell’orologio. Il lato ludico del progetto é tutto nelle mani del cliente che, in pieno spirito Ikea (pazienza e meditazione hard-core), deve montarselo e volendo decorarselo come preferisce.
Chic empire shelf
Per questo progetto di Boris Krutiks il cliente più indicato é il proprietario di un negozio più che un proprietario di casa, anche se qualcuno che ha una casa grande e una collezione di oggetti leggeri forse può usarlo.
Ecologico fino allo sfinimento anche questo progetto é interessante proprio perché evita l’uso di colle, vernici tossiche o plastica di ogni genere. Comporre questo prototipo di scaffale interamente in cartone é facilissimo visto che tutto funziona ad incastro, quindi virtualmente non esiste un risultato sbagliato e sopratutto niente istruzioni per il montaggio.
Via furnishfurnish.com
Come and draw
Fare danni in casa non é mai stato così facile, per questo ci hanno messo lo zampino i creatori dello studio svedese Tian Tang inventandosi un pratico tavolino rotante che si sfoglia letteralmente per permettere ai vostri marmocchi iperattivi di dare sfogo alla loro creatività. Se non siete genitori, ne gestite un asilo, secondo me, non é neanche male l’idea di metterlo nella sala d’aspetto di un dottore.
Scarabocchiare qualche pensiero mentre si aspetta per ore che arrivi il proprio turno é sicuramente meglio che sentire l’interminabile sequela di lamentele del malato cronico che aspetta con voi. Ma per questo ci hanno pensato sempre i nostri amici svedesi che si sono inventati un altro marchingegno a prova di adulti, che siano designer o illustratori o annoiati non ci tange, basta che abbiano qualcosa da disegnare. Qui il sito.
Rip + Tatter
Che bella faccia paciosa e goduta che ha il marmocchio (o forse é una bimba?) in questa bella foto. In effetti ne ha ben donde di essere felice e godersela tanto visto e considerato che poggia le sue culotte su una seduta riciclabile al 100% e quindi il suo futuro é al sicuro!
Il designer che lo ha inventato é Peter Oyler che viene direttamente da Nuova York con una “piccola invenzione” a tutti gli effetti considerato che si tratta di un progetto dedicato ai più piccoli e solo per loro pare, purtroppo, che non ci siano in vista altre versioni per grandi. Peccato… Sarebbero perfetti per alcuni spazi pubblici o manifestazioni che non richiedono grossi impegni organizzativi.
Il materiale utilizzato é sempre il nostro cartone, in questo caso per imballaggi industriali, in fatti le trame che compongono il materiale sono più grosse e lo spessore del singolo “foglio” é maggiore rispetto, ad esempio, a quello da imballaggio per traslochi, questo binomio garantisce una struttura più leggera e decisamente più resistente al gioco dei più piccoli. Sul suo sito si possono vedere le simpatiche espressioni felici dei nanerottoli.
My space
Che non é il social network più famoso del mondo (ben prima di facebook), ma si tratta di un ambizioso progetto di una giovane designer di nome Liya Mairson che ha pensato ai più piccoli progettando per loro una unità di gioco in cartone.
A differenza di progetti sopracitati si tratta di cartone bianco adatto proprio alla creatività tipica dei bambini che vogliono scrivere sui muri di casa, con questo sistema risolvete in botta due problemi: 1-bambino iperattivo con turbe artistiche e 2-casa devastata dalle suddette. Immaginate di regalare ai vostri pargoli diversi spazi per giocare intercambiabili e accessoriati, completamente riciclabili e bianchi in attesa di colore… praticamente il sogno proibito di ogni mamma lavoratrice. Oltretutto sono adattabili a tutti gli spazi possibili e se avete un appartamento piccolo finito di giocare piegate la casa di cartone e la mettete dietro un armadio.
Via designboom
Paper House
Il nome più eloquente di così non é possibile. C’é da dire che visto l’esempio precedente siamo anche in tema, anche se in realtà in questo caso si tratta più di un esempio di esperimento artistico che altro, decisamente impossibile abitarci e, anche volendo, mi chiederei chi mai potrebbe voler passare la notte in una casa costruita interamente in carta e quando dico interamente intendo con muri di carta e letto e sedia in cartoone e carta non spessorati e non rinforzati in nessun punto.
Il papà di questa idea è Don Lucho che non si è limitato a progettarsi la casa ma ha fatto di meglio con una bella automobile bianca, dal nome geniale, che poi ha parcheggiato in curva addossata ad un cartello di precedenza. Oltre a Car-toon crash si é aperto anche un bel banchetto di frutta e verdura e si é messo a vendere mele e banane di carta colorata agli stupiti ma incuriositi passanti che hanno affollato il suo spazio al mercato. Di lui non so altro, se non quello che si può dedurre dal suo spazio personale su flickr. Spero sia di Valencia così ho un buon motivo per tornarci!
Sanserif Creatius
Visto che siamo in tema di Spagna e di Valencia ho un altro esempio di utilizzo intelligente del cartone in ambito di interni e arredamento. Insomma la loro lista dei clienti e lavori é lunga e corposa il che fa di loro dei creativi combattivi e convincenti considerato che la Spagna, proprio come la Germania, é terreno fertile per sperimentazioni artistiche e casa di tutti i nuovi migranti che in Italia non trovano lavoro (grafici, designer, architetti…).
Il nome della loro creazione in cartone é Bold, come il carattere in grassetto, e infatti si tratta proprio di una seduta che sfrutta il concetto dell’estrusione e unisce più strati di cartone ondulato pretagliato. Il risultato é una seduta a forma di “d” o “b” molto pop. Dopo la sedia poteva forse mancare il tavolo? Giammai, quindi con il progetto dello studio di design spagnolo, che ci ha preso gusto, passiamo alle notti arabe con un tavolo dal nome più che suggestivo: Mustafa table. Anche in questo caso cartone tagliato al laser posizionate perla costa per garantire una maggiore resistenza del tavolo. Qui il sito.
Doll House
Avete delle figlie? Bambine piccole intendo… questo é il regalo per loro e se poi sono delle accanite giocatrici con le bambole farete una figura meravigliosa. Per una modica cifra potrete comprare una casa in cartone molto semplice ma molto simile alle case per bambole tradizionali e più accessoriate. La stampa sulla facciata riprende gli edifici in stile con vetrine di negozio sotto e aprendo é possibile giocare come matte. Il progetto è di Our Childrens Gorilla.
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