Cambiare casa è un’impresa non da poco. Chiunque lo può testimoniare e lo stress aumenta se si hanno le idee poco chiare su cosa si vuole e come lo si vuole, il rischio è quello di finire drammaticamente sulla prima pagina dei quotidiani: “Rinvenuti i resti di una donna sotto il credenzone provenzale fin de siècle”.
Ammetto che la frenesia mi sta uccidendo, verrò colpita in media da 50 input diversi tutti i giorni, tra giornali, conoscenti, film e riviste di design che grazie a dio non mancano in questa casa. Non faccio che cambiare idea su come voglio qualsiasi cosa che mi salti all’occhio e quindi come la disordinata cronica che sono ho bisogno di un momento di calma e pace interiore per chiarirmi le idee e decidere una volta per tutte come muovermi. (Da notare che quando ho scritto il post sul matrimonio seraficamente invitavo alla calma le lettrici ostentando superiorità ;P …adesso che la cosa mi tocca personalmente sembro in astinenza da anfetamine… Altro che calma!)
La prima cosa intelligente che ho fatto è stato rilassarmi con un piccolo giochetto: sono andata a cercare il sito StylishHome.com e mi sono cimentata nel piccolo e simpatico quiz che ti riproprongono per aiutarti a scegliere il tipo di casa. Ok, non aspettatevi niente di così eclatante che vi cambia la vita e vi apre vie imponderabili, ma almeno avrete passato quei due minuti senza sclerare dietro il catalogo delle tinte. Ebbene io sono come Fred Astaire, vado per la casa classica circondata da un vicinato d’altri tempi, signorile, vintage. Io invece me la tiro come una dell’Upper East Side. Però nella mia dimora c’è tanta rutilante simpatia e stile da vendere. Dice così. Insieme a Fred Astaire ci sono anche la Principessa Diana e Ralph Lauren, che dite sono in buona compagnia?
Sicome finito di fare questo test sono soddisfatta del risultato, ma di nuovo con le mani in mano e in preda ad un crescente nervosismo (sempre a causa del catalogo delle tinte), decido che la psicanalisi spicciola non mi basta e mi getto a capofitto sul sito Realsimple.com dove trovo un altro quiz da fare, questa volta proprio sui colori. E qui tutta la sicurezza faticosamente accumulata mi crolla miseramente perchè il risultato, che non è certo offensivo, mi offre una chiave di lettura totalmente inaspettata; mi viene suggerito con una punta di piccata autorità (garantita dal direttore esecutivo del Pantone Color Institute) di buttarmi sui colori di Terra. Io che avevo già fatto l’occhio sulla sala rosso sanguine con divano nero e poltrona bianca. Che fare?
Confusa e infelice, ormai sconfortata sgranocchio cardamomo ammollato nel the bollente in cerca di certezze e non resisto all’ennesimo quizzone rivelatore di personalità e mi faccio anche questo! É come se avesi fatto un passo indietro perchè non fanno che ripetermi che sono tipa da Cozy Casual style: marrone e casa nell’upper east side, al massimo posso concedermi un inglesissimo blu in un cottage sperduto nelle Highlands.
Basta! Mi riuto categoricamente di credere a quello che un sito ha la pretesa di sapere di me! Rimango rigida sulle mie posizioni finchè non mi cade l’occhio sul test del tipo: che stile hai? Come ti vesti? Ho fatto anche questo: Grace Kelly e Ava Gardner, il cinema classico hollywoodiano, colonne sonore che saltano al cambio scena e una punta di Decò nelle scenografie scure. Gli anni 40 non hanno segreti per me. Vero, mi piace, mi è sempre piaciuto e mi piacerà for-ever-and-ever.
É ufficiale, da qui è un crescendo… mi sono persa, vago senza meta in cerca di risposte e neanche mi rendo conto che di casa non si parla più da un pezzo, certezze ce ne sono sempre meno e quello che è peggio ho alcune idee più confuse di prima. In compenso ho scoperto che come grafico non me la cavo poi così male (qui) e che il font che rispecchia di più la mia personalità è l‘Archer Hairline (qui). Sono risucchiata dal tragico vortice e mentre aspetto che la mia metà della mela torni a casa mi cerco altri test da fare, ormai rassegnata e con la casa ancora da arredare.
Le ceramiche sono di Elephant Ceramics i tessuti sono di inaluxe. Per il resto… io non credo che esista qualcuno che non conosca Fred Astaire, ma nel caso consiglio di guardarsi il video qui sotto estratto da Top Hat del 1935 con Ginger Rogers, il pezzo si chiama Dancing cheek to cheek.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=DyfqW6td-yA&feature=related[/youtube]
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